Il termine di empatia ha assunto nella letteratura psicoanalitica contemporanea un posto importante. La nozione, d’altra parte, non ha una specificità metapsicologica, quando Freud utilizzava il termine tedesco Einfühlung, utilizzava un termine ereditato dall’estetica tedesca. Indica innanzi tutto uno strumento/modo di conoscenza dell’altro, al cui interno l’affetto ha un posto particolare. Questo concetto viene messo in primo piano nei lavori di Kohut, in reazione agli eccessi dell’ego psychology e all’analisi considerata come processo che si basa solo sull’analisi delle difese, e nella letteratura anglosassone, parallelamente agli sviluppi teorici sul controtransfert e l’identificazione proiettiva che mirano ad una nuova comprensione del processo analitico, differenziandosi in certo qual modo dal cammino freudiano classico considerato “troppo razionale” e dall’approccio solipsista al funzionamento mentale dell’analizzando.